Voglio dedicare questo blog a tutte le donne e soprattutto alle donne che soffrono; la voglio dedicare a tutte quelle donne che oggi nella nostra epoca cosi’ evoluta, ancora sentono il dolore…quel dolore universale che continua a tramandarsi da generazione in generazione, che noi donne viviamo sulla nostra pelle sottoforma di violenza....
domenica 20 dicembre 2009
Immagini pedo-pornografiche sul pc di Alberto Stasi
Nuove immagini pedopornografiche sono state trovate sul pc di Alberto Stasi dagli esperti informatici nominati dal Tribunale di Vigevano. I file, sia foto che filmati, erano stati cancellati dal computer e sono stati recuperati attraverso una lunga procedura informatica. Gli accertamenti si inseriscono nelle indagini che avevano portato la Procura ad iscrivere Alberto per i reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.
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Varese: ragazza 19enne sfregiata da l'ex fidanzato
Un giovane di origine slava e con piccoli precedenti, è stato arrestato a Varese con l'accusa di aver sfregiato l'ex fidanzata 19enne. Il 26enne già in passato era stato denunciato dalla ragazza, un'italiana, per minacce e lesioni: le violenze sarebbero state legate alla gelosia dell'uomo nei confronti della ex. La 19enne è stata ferita al capo e alle braccia.
La ragazza, trasportata al pronto soccorso di Varese, ha subito indicato l'ex fidanzato come l'aggressore. L'uomo, che aveva cercato di fuggire, rintracciato al telefono dagli agenti di polizia si è presentato in Questura e si trova ora nel carcere di Varese.
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La Squadra Mobile di Brindisi hanno arrestato quattro minorenni con l'accusa di violenza
Gli arrestati hanno tra i 15 e i 17 anni e sono amici tra loro. Per oltre quattro mesi sono riusciti ad intimidire le due ragazzine che frequentavano la terza media - una delle quali minore di 14 anni - al punto da costringerle più volte a praticare rapporti orali in una viuzza di un quartiere popolare. A quanto è stato reso noto in una conferenza stampa in questura, una delle due ragazze ha subito violenza da tutti e quattro, la seconda da due dei quattro, tutti in tempi diversi. Le ragazze conoscevano i loro violentatori, giacché vivevano tutti nello stesso quartiere.
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Ragazzina ha sfidato il divieto di guida per le donne in Arabia Saudita
Una ragazzina ha sfidato il divieto di guida per le donne in Arabia Saudita, ha preso il fuoristrada del padre e con l'ausilio di una corda ha salvato i suoi familiari e diverse altre persone intrappolate dall'acqua per le alluvioni che hanno colpito a fine novembre il Paese del Golfo. Lo riferisce la stampa saudita, che fa risalire l'episodio al 25 novembre, quando Malak Al-Mutairy, guidando il suv di papà, è diventata una vera eroina.
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sabato 5 dicembre 2009
Maestra conferma: Ho picchiato solo la bimba di 14 mesi perché agli altri davo solo qualche scappellotto"
"Ho picchiato solo una bimba. Per gli altri erano solo scappellotti". Ammette le violenza Anna Scuderi, la maestra d'asilo di 41 anni, incastrata dai filmati che la riprendono assieme ad una collega a picchiare i bimbi del nido di Pistoia. La donna, come scrive il "Corriere della Sera", è stata interrogata dal gip ed ha ammesso ciò che si vede nelle immagini riprese dalla polizia. Intanto in carcere le due donne rischiano la vita.
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Prime ore di carcere per Amanda Knox e Raffaele Sollecito dopo la sentenza dei giudici per l'omicidio di Meredith Kercher
I due, disperati, sorvegliati a vista dalla polizia carceraria, esprimono tutta la loro disperazione per la condanna. "Non capisco perché nessuno crede in me - ha detto Amanda - Ho sempre detto la verità, non ho ucciso Meredith". E Sollecito: "Cosa faccio qui ora? Perché si sono comportati così con me?"
I due giovani giudicati colpevoli dell'omicidio di Meredith Kercher appaiono terribilmente provati dopo la sentenza. Amanda Knox, dopo aver passato la notte in lacrime, è sembrata, a chi l'ha vista nel carcere di Capanne a Perugia, molto demoralizzata e delusa.
I due giovani giudicati colpevoli dell'omicidio di Meredith Kercher appaiono terribilmente provati dopo la sentenza. Amanda Knox, dopo aver passato la notte in lacrime, è sembrata, a chi l'ha vista nel carcere di Capanne a Perugia, molto demoralizzata e delusa.
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mercoledì 2 dicembre 2009
Due maestre di un asilo nido privato di Pistoia sono state arrestate dagli agenti della squadra mobile per presunti maltrattamenti su alcuni piccoli
Due maestre di un asilo nido privato di Pistoia sono state arrestate dagli agenti della squadra mobile per presunti maltrattamenti su alcuni piccoli. Le donne, secondo quanto si è appreso, sono due italiane di 41 e 28 anni. Gli arresti delle due donne sono stati eseguiti dopo "una complessa attività di indagine", iniziata nell'agosto scorso dopo le segnalazioni e le denunce presentate dai genitori di alcuni bambini.
Ad essere state arrestate sono la responsabile dell'asilo nido, Anna Scuderi, 41 anni, di Pistoia, residente a Quarrata, e l'insegnante Elena Pesce, 28 anni, residente a Pistoia. A gestire l'asilo era la società "Il Giardino dell'Infanzia" di cui è titolare Anna Scuderi.
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sabato 28 novembre 2009
Una ragazza di 19 anni, di Montefiascone, è stata trovata impiccata nella camera di un convento di suore a Viterbo
Giovedì la diciannovenne aveva chiesto aiuto ad un parroco del quartiere Cappucci di Viterbo, al quale aveva spiegato di sentirsi frustrata e insoddisfatta della sua esistenza e di essere fuggita da casa. Il sacerdote, dopo aver parlato a lungo con lei, l'ha accompagnata nel vicino convento di suore per farle passare la notte.
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Alessandra Mussolini: Non so se incazzarmi
Il presunto video sarebbe stato offerto a diversi organi di informazione tra cui il quotidiano diretto da Vittorio Feltri che, secondo quanto scritto, ha rifiutato anche la visione del presunto film che, secondo le voci che circolano su Indymedia, è fatto di "sesso esplicito". Il video sarebbe stato girato nella sede romana di Forza Nuova e ripreso con le telecamere a circuito chiuso. A provare a vendere questo video sarebbe un ex collaboratore di Fiore il quale avrebbe offerto il tutto a giornalisti della Rai e agli ambienti ex An di Milano e Roma.
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giovedì 26 novembre 2009
Brenda: La trans ricattava almeno 10 vip
Numerosi video e file in lingua portoghese sono stati trovati dagli investigatori nel pc di Brenda, il transessuale trovato morto a Roma il 20 novembre scorso. Gli investigatori stanno ancora esaminando la memoria dello hard disk, che contiene dati per 130 gigabyte. Alcuni video sarebbero una sorta di promo della trans, mentre altri sarebbero stati giudicati di rilievo ai fini dell’indagine.
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Svolta nelle indagini sull'omicidio di Carla Molinari uccisa e mutilata
Sarebbero a una svolta le indagini sull'omicidio di Carla Molinari, l'ottantaduenne uccisa il 5 novembre a Cocquio Trevisago, nel Varesotto, a cui erano state anche amputate le mani. A quanto si è appreso, nell'ambito dell'inchiesta sarebbe stato fermato un italiano di 55 anni, vicino di casa della vittima. Sulla vicenda inquirenti e investigatori continuano a mantenere uno stretto riserbo.
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Suore di Santa Chiara, trovata morta sul letto sacrestana 88enne
In serata i carabinieri hanno sottoposto a fermo Pietro Papangelo, di 39 anni, disoccupato e con precedenti penali. Papangelo, descritto come un disadattato, è la persona che il nipote della donna ha detto ai carabinieri di aver visto uscire dalla casa dell'anziana, che egli stava andando a trovare. Dopo averlo ascoltato i militari del comando provinciale l'hanno sottoposto a fermo. Non è ancora noto il motivo per il quale l'uomo sarebbe andato a casa della donna e perché l'avrebbe uccisa.
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mercoledì 25 novembre 2009
Spot Antiviolenza Telefono Rosa
Rivolti a tutte le donne per uscire dall'isolamento - condividere le esperienze - contrastare la violenza.
Gli incontri sono organizzati da una Psicologa del Telefono Rosa.
Per partecipare e avere ulteriori informazioni chiama il nostro call center dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00.
Viale Mazzini, 73 - 00195 Roma
Tel.: 06/37518261-2 06/37518282
Fax: 06/37518289
E-mail: telefonorosa@alice.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
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in Italia vittima una su tre, allarme per il processo breve
In Italia una donna tra i 16 e i 70 anni su tre è stata vittima nella sua vita dell'aggressività di un uomo. Sei milioni 743mila quelle che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale, secondo i dati Istat. Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata contro la violenza sulle donne, ma non c’è niente da festeggiare viste le cifre che riguardano gli abusi e i maltrattamenti che subiscono.
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Il ministro Carfagna: 4mila donne salvate dallo stalking
''Rispetto a dodici mesi fa, grazie al nostro governo, le donne italiane hanno strumenti in piu' per difendersi contro la violenza. Il principale di questi strumenti e' il reato di stalking, introdotto nello scorso febbraio, che ha gia' liberato oltre quattromila donne italiane dai loro incubi quotidiani fatti di persecuzioni, violenze piccole e grandi, intrusioni''.
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lunedì 23 novembre 2009
Omicidio suicidio a Lecco - uccide la moglie e si toglie la vita
In base a una prima ricostruzione dell'accaduto e in attesa di accertare l'esatta causa dell'esplosione di violenza, sembra che il marito prima di togliersi la vita buttandosi dalla finestra abbia aggredito la moglie uccidendola a mani nude o con l'ausilio di un oggetto. Sul posto attualmente stanno svolgendo accertamenti i carabinieri del comando provinciale e investigatori di polizia della questura di Lecco.
Fonte TgCom
Fonte TgCom
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domenica 22 novembre 2009
Angelo Izzo, il "mostro" del Circeo e di Ferrazzano vuole sposarsi
Angelo Izzo, il "mostro" del Circeo e di Ferrazzano, assassino brutale di tre donne, ha progetti di matrimonio. Donatella Papi, giornalista, sua conoscenza di gioventù, si è fatta viva. Dopo contatti epistolari ha chiesto al direttore del carcere di Velletri, dove Izzo sta scontando il secondo ergastolo di incontrare il detenuto per concordare i passi formali da compiere in vista del "sì". Lui, intanto, assicura di essere cambiato.
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Training Autogeno - Esercizio della Calma
Ecco l'esercizio della calma di una più o meno nota tecnica di rilassamento ovvero il Training Autogeno.
L'esercizio può essere eseguito in varie posizioni, ma vi consiglio quella distesi con le mani lungo i fianchi, possibilmente con indumenti comodi e senza scarpe
L'esercizio può essere eseguito in varie posizioni, ma vi consiglio quella distesi con le mani lungo i fianchi, possibilmente con indumenti comodi e senza scarpe
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Training Autogeno
Tra le tecniche di rilassamento, il Training Autogeno di Schultz si presenta tra le più elettive perché interessa il corpo nella sua immediatezza e completezza.
L’allenamento continuo dei sei esercizi standard, la riappropriazione del proprio vissuto corporeo e delle sensazioni ad esso legate, producono insieme al particolare tipo di rapporto che si instaura con l’operatore, uno stato di benessere con recupero delle energie, sia dal punto di vista psichico che fisico.
Per descrivere in cosa consiste questa tecnica è opportuno partire dal significato stesso delle due parole, “Training” ed “Autogeno”.
Per “Training” si intende allenamento nel senso di apprendimento graduale e sistematico dei sei esercizi standard con lo scopo di produrre modificazioni spontanee a livello muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neuro vegetativo e dello stato di coscienza.
Il termine “Autogeno” vuole mettere in risalto come le modificazioni psichiche e somatiche vengono provocate autonomamente dal praticante, adattando il metodo alle proprie esigenze.
Quando è utile:
In generale, la pratica del Training Autogeno influenza varie funzioni dipendenti dal Sistema Nervoso Vegetativo quali la respirazione, la circolazione del sangue ed il metabolismo.
Inoltre, consente di mutare il tono dell’umore ed attenuare gli stati emotivi e l’ansia, portando ad un sempre maggiore grado di distensione, benessere ed equilibrio psicosomatico. Permette, infatti, di combattere lo stress, le tensioni muscolari e psichiche, la mancanza di energia, l’ansia e le sue somatizzazioni organiche.
Fonte
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Donne che amano Troppo
Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo. Quando nella maggior parte delle nostre conversazioni con le amiche intime parliamo di lui, dei suoi problemi, di quello che pensa, dei suoi sentimenti, stiamo amando troppo.
Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza, o li consideriamo conseguenze di un'infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo.
Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuosi lui vorrà cambiar per amor nostro, stiamo amando troppo.
Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo.
Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo "sbagliato" per noi che ci ossessiona, naturalmente senza riuscirci.
Amare in modo sano è imparare ad accettare e amare prima di tutto se stesse, per poter poi costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo "giusto" per noi.
Donne che amano troppo sono molto responsabili, impegante molto seriamente e con successo ma con poca stima di sé; hanno poco riguardo per la propria integrità personale e riversano tutte le loro energie in tentativi disperati di influenzare e controllare gli altri per farli diventare come loro desiderano.
Hanno un profondo timore dell'abbandono; pensano che è meglio stare con qualcuno che non soddisfi del tutto i loro bisogni ma che non le abbandoni, piuttosto che un'uomo più affettuoso e attraente che potrebbe anche lasciarle per un'altra donna.
Molte donne commettono l'errore di cercare un uomo con cui sviluppare una relazione senza aver sviluppato prima una relazione con se stesse; corrono da un uomo all'altro, alla ricerca di ciò che manca dentro di loro; la ricerca deve cominciare all'interno di sé. Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stesse, perchè quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore, possiamo trovare solo altro vuoto.
Dobbiamo guarire dal bisogno di dare più amore di quanto se ne riceva; guarire dal continuare a estrarre amore dal buco vuoto che c'è dentro di noi.
Finchè continuiamo a comportarci così, cercando di sfuggire a noi stesse e al nostro dolore, non possiamo guarire.Più ci dibattiamo e cerchiamo altre vie di scampo, più peggioriamo , mentre cerchiamo di risolvere la dipendenza con l'ossessione. Alla fine, scopriamo che le nostre soluzioni sono diventate i nostri problemi più gravi. Cercando disperatamente un sollievo e non trovandone alcuno, a volte arriviamo sull'orlo della follia.
Ciò che manifestiamo esternamente è un riflesso di ciò che c'è nel più profondo di noi: ciò che pensiamo del nostro valore, del nostro diritto alla felicità, ciò che crediamo di meritare dalla vita.
Quando cambiano queste convinzioni, cambia anche la nostra vita.
LA VIA DELLA GUARIGIONE
-Andare a cercare aiuto
-Considerate la vostra guarigione una priorità che ha il diritto di precedenza su qualsiasi altra
-Trovate un gruppo di sostegno fatto da vostre pari che vi capiscano
-Sviluppate il vostro lato spirituale con esercizi quotidiani
-Smettete di dirigere e controllare gli altri
-Imparate a non lasciarvi invischiare nei giochi di interazione
-Affrontate coraggiosamente i vostri problemi e le vostre manchevolezze personali
-Coltivate qualsiasi bisogno che debba essere soddisfatto in voi stesse
-Diventate "egoiste"
-Spartite con altre donne quello che avete sperimentato e imparato
-Trovate affermazioni positive da ripetervi più volte nel corso del giornata: hanno il potere di eliminare i pensieri e i sentimenti distruttivi, anche quando la negatività dura da anni.
CARATTERISTICHE DI UNA DONNA GUARITA DALLA MALATTIA DI AMARE TROPPO
-Accetta pienamente se stessa, anche se desidera cambiare qualche aspetto della sua personalità.
Questo amore e rispetto di sé stessa è fondamentale e lei lo alimenta con affetto, e si propone di espanderlo
-Accetta gli altri come sono, senza cercare di cambiarli per soddisfare i suoi bisogni
-E' consapevole dei suoi sentimenti e del suo atteggiamento verso ogni aspetto della vita, compresa la sessualità
-Ama tutto di se stessa: la sua personalità, il suo aspetto, le sue convinzioni e i suoi valori, il suo corpo, i suoi interessi e i suoi talenti. Valorizza sé stessa invece di cercare di trovare il senso del proprio valore in una relazione
-La sua autostima è abbastanza profonda da consentirle di apprezzare il piacere di stare insieme ad altre persone e preferisce uomini che siano a posto così come sono. Non le necessita che qualcuno abbia bisogno di lei per avere l'impressione di valere qualcosa
-Si permette di essere aperta e fiduciosa con chi lo merita; non ha paura di lasciarsi conoscere a un livello personale profondo, ma non si espone al rischio di essere sfruttata da chi non ha riguardo per il suo benessere
-Si domanda. "Questa relazione va bene per me? Mi consente di sviluppare tutte le mie possibilità e diventare quello che sono capace di essere?"
-Quando una relazione è distruttiva, è capace di lasciarla perdere senza sprofondare nella depressione ha una cerchia di amiche che la sostengono e fanno del loro meglio per vederla uscire da una crisi.
-Apprezza più di ogni altra cosa la propria serenità; tutte le lotte, le tragedie e il caos del passato hanno perso il loro fascino; ha un atteggiamento protettivo verso sé stessa, la sua salute e il suo benessere.
-Sa che una relazione, per poter funzionare, deve essere tra due patner che condividono valori, interessi e fini, e che siano entrambi capaci di intimità.
-Sa anche di essere degna del meglio che la vita può offrirle.
Fonte Mal d'Amore
Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza, o li consideriamo conseguenze di un'infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo.
Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuosi lui vorrà cambiar per amor nostro, stiamo amando troppo.
Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo.
Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo "sbagliato" per noi che ci ossessiona, naturalmente senza riuscirci.
Amare in modo sano è imparare ad accettare e amare prima di tutto se stesse, per poter poi costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo "giusto" per noi.
Donne che amano troppo sono molto responsabili, impegante molto seriamente e con successo ma con poca stima di sé; hanno poco riguardo per la propria integrità personale e riversano tutte le loro energie in tentativi disperati di influenzare e controllare gli altri per farli diventare come loro desiderano.
Hanno un profondo timore dell'abbandono; pensano che è meglio stare con qualcuno che non soddisfi del tutto i loro bisogni ma che non le abbandoni, piuttosto che un'uomo più affettuoso e attraente che potrebbe anche lasciarle per un'altra donna.
Molte donne commettono l'errore di cercare un uomo con cui sviluppare una relazione senza aver sviluppato prima una relazione con se stesse; corrono da un uomo all'altro, alla ricerca di ciò che manca dentro di loro; la ricerca deve cominciare all'interno di sé. Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stesse, perchè quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore, possiamo trovare solo altro vuoto.
Dobbiamo guarire dal bisogno di dare più amore di quanto se ne riceva; guarire dal continuare a estrarre amore dal buco vuoto che c'è dentro di noi.
Finchè continuiamo a comportarci così, cercando di sfuggire a noi stesse e al nostro dolore, non possiamo guarire.Più ci dibattiamo e cerchiamo altre vie di scampo, più peggioriamo , mentre cerchiamo di risolvere la dipendenza con l'ossessione. Alla fine, scopriamo che le nostre soluzioni sono diventate i nostri problemi più gravi. Cercando disperatamente un sollievo e non trovandone alcuno, a volte arriviamo sull'orlo della follia.
Ciò che manifestiamo esternamente è un riflesso di ciò che c'è nel più profondo di noi: ciò che pensiamo del nostro valore, del nostro diritto alla felicità, ciò che crediamo di meritare dalla vita.
Quando cambiano queste convinzioni, cambia anche la nostra vita.
LA VIA DELLA GUARIGIONE
-Andare a cercare aiuto
-Considerate la vostra guarigione una priorità che ha il diritto di precedenza su qualsiasi altra
-Trovate un gruppo di sostegno fatto da vostre pari che vi capiscano
-Sviluppate il vostro lato spirituale con esercizi quotidiani
-Smettete di dirigere e controllare gli altri
-Imparate a non lasciarvi invischiare nei giochi di interazione
-Affrontate coraggiosamente i vostri problemi e le vostre manchevolezze personali
-Coltivate qualsiasi bisogno che debba essere soddisfatto in voi stesse
-Diventate "egoiste"
-Spartite con altre donne quello che avete sperimentato e imparato
-Trovate affermazioni positive da ripetervi più volte nel corso del giornata: hanno il potere di eliminare i pensieri e i sentimenti distruttivi, anche quando la negatività dura da anni.
CARATTERISTICHE DI UNA DONNA GUARITA DALLA MALATTIA DI AMARE TROPPO
-Accetta pienamente se stessa, anche se desidera cambiare qualche aspetto della sua personalità.
Questo amore e rispetto di sé stessa è fondamentale e lei lo alimenta con affetto, e si propone di espanderlo
-Accetta gli altri come sono, senza cercare di cambiarli per soddisfare i suoi bisogni
-E' consapevole dei suoi sentimenti e del suo atteggiamento verso ogni aspetto della vita, compresa la sessualità
-Ama tutto di se stessa: la sua personalità, il suo aspetto, le sue convinzioni e i suoi valori, il suo corpo, i suoi interessi e i suoi talenti. Valorizza sé stessa invece di cercare di trovare il senso del proprio valore in una relazione
-La sua autostima è abbastanza profonda da consentirle di apprezzare il piacere di stare insieme ad altre persone e preferisce uomini che siano a posto così come sono. Non le necessita che qualcuno abbia bisogno di lei per avere l'impressione di valere qualcosa
-Si permette di essere aperta e fiduciosa con chi lo merita; non ha paura di lasciarsi conoscere a un livello personale profondo, ma non si espone al rischio di essere sfruttata da chi non ha riguardo per il suo benessere
-Si domanda. "Questa relazione va bene per me? Mi consente di sviluppare tutte le mie possibilità e diventare quello che sono capace di essere?"
-Quando una relazione è distruttiva, è capace di lasciarla perdere senza sprofondare nella depressione ha una cerchia di amiche che la sostengono e fanno del loro meglio per vederla uscire da una crisi.
-Apprezza più di ogni altra cosa la propria serenità; tutte le lotte, le tragedie e il caos del passato hanno perso il loro fascino; ha un atteggiamento protettivo verso sé stessa, la sua salute e il suo benessere.
-Sa che una relazione, per poter funzionare, deve essere tra due patner che condividono valori, interessi e fini, e che siano entrambi capaci di intimità.
-Sa anche di essere degna del meglio che la vita può offrirle.
Fonte Mal d'Amore
giovedì 19 novembre 2009
Risarcimento di 40 mila euro per atti sessuali con una minore
Con un risarcimento danni di 40 mila euro ha ottenuto il patteggiamento a 2 anni di reclusione per l'accusa di atti sessuali con una minore. La sentenza e' stata emessa dal tribunale di Chiavari al termine dell'udienza preliminare. L'uomo un sessantanovenne residente nel Tigullio avrebbe avuto particolari attenzioni, a sfondo sessuale con una bimba di 6 anni figlia di amici
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19/11/2009 è la giornata contro gli abusi sui bambini
Più dell'85% dei dei bambini dai 2 ai 14 anni nel mondo è vittima di qualche forma di violenza, dalle punizioni corporali alle peggiori forme di abuso; 40 milioni sono abusati sessualmente, 1,2 milioni vengono trafficati, oltre un miliardo vivono in zone di guerra o conflitto, 218 milioni sono costretti a lavorare (quasi mezzo milione in Italia).
Fonte
Ragazza abusata dal padre si racconta a Mattino Cinque
Oggi, 19 novembre 2009, a "Mattino Cinque" Federica Panicucci, ha intervistato Anna (nome di fantasia), una ragazza molto giovane che ha denunciato suo padre il quale ha abusato di lei per diciotto anni. Una storia drammatica che l'ha vista vittima non solo degli abusi del padre ma anche di estranei con la complicità della madre.
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Merafina: l'omicida avrebbe dovuto essere in cella da tre giorni
Siamo di fronte alla classica storia già scritta: Merafina era un alcolista di 45 anni già condannato per possesso d'arma da fuoco. Nonostante il parere negativo del commissariato, il tribunale di Sorveglianza lo aveva affidato ai servizi sociali. Ma proprio l'assistente sociale di riferimento aveva, sabato 20 giugno alle 9.05, mandato un fax per segnalare che Merafina aveva abbandonato il programma di riabilitazione. Alle 11.28 il giudice di turno, non quello che ha seguito la vicenda dell'omicida, invia una comunicazione per disporre l'arresto.
Font TgCom
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Caso Orlandi: dentificato il telefonista che il 28 giugno 1983 chiamò a casa di Emanuela
"Mario" il telefonista era agli ordini di Enrico De Pedis. Ora potrebbe fornire informazioni per chiarire il giallo della scomparsa della figlia di un funzionario del Vaticano. La Procura procede per il reato di omicidio pluriaggravato e sequestro di persona a scopo di estorsione. E' presumibile che l'uomo venga raggiunto da un provvedimento cautelare per chiarire la sua posizione nell'ambito della vicenda.
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Sabrina Minardi
mercoledì 18 novembre 2009
Follia in Amore
Si racconta che una volta, tanto tempo fa, tutti i sentimenti, le qualita' e i difetti dell'uomo si riunirono. Dopo che la Noia aveva sbadigliato per l'ennesima volta la Pazzia propose di andare a giocare a nascondino.La curiosita' chiese: -A nascondino? Come si fa? - E' un gioco, spiego' la Follia, io mi copro gli occhi e incomincio a contare fino a un milione. Voi intanto Vi nascondete e quando non c'e' piu' nessuno in giro e io ho finito di contare, il primo di Voi che trovo rimane al mio posto a fare la guardia per continuare il gioco. L'Entusiasmo ballo' seguito dall' Euforia, dall'Allegria e fece tanti salti che fini' per convincere il Dubbio e l'Apatia, la quale non aveva mai voglia di fare nulla. Ma non tutti vollero partecipare... la Verita' preferi' non nascondersi; la superbia disse che era un gioco molto sciocco e la Codardia preferi' non rischiare.- Uno, due, tre... -incomincio' a contare la Follia. La prima a nascondersi fu la Pigrizia, che si nascose dietro la prima pietra del cammino. La Fede sali' in cielo e la Invidia si nascose dietro l' ombra del Trionfo che era riuscito a salire in cima all' albero piu' alto. La Generosita' invece non riusciva a nascondersi, ogni posto che trovava lo lasciava ai suoi amici. Un lago cristallino? Ideale per la Bellezza, Un cespuglio? Perfetto per la Timidezza, Un soffio di vento? Giusto per la Liberta'. Finche'la Generosita' decise di nascondersi dietro un raggio di sole. L'Egoismo invece si prese subito il posto migliore e superconfortevole, tutto per lui. La Bugia si nascose... veramente non si sa dove, la Passione e il Desiderio si nascosero nel centro di un vulcano. La Dimenticanza... non ce lo ricordiamo ! Quando la Follia arrivo' a contare fino a 999.999, l' Amore ancora non aveva trovato un luogo per nascondersi, perche' erano tutti occupati. Alla fine vide un roseto e decise di nascondersi li', fra le bellissime rose.- Un milione!!!- disse la Follia che inizio' a cercare. La prima a farsi scoprire fu la Pigrizia. Poi la Fede, poi la Passione e il Desiderio, che aveva sentito vibrare dentro il vulcano. Trovo' poi l'Invidia che si era nascosta dove stava il trionfo. Camminando, vicino al lago trovo' la Bellezza; poi il Dubbio, il quale non aveva ancora deciso dove nascondersi.Eppoi uno dopo l'altro incontro' tutti gli altri, tranne l' Amore. La Follia inizio' a cercarlo dietro a ogni albero, sotto il ruscello, in cima alla montagna... e quando fu al punto di darsi per vinta, vide il roseto e inizio' a muovere i rami, quando allo improvviso si senti' un doloroso grido. Le spine avevano ferito negli occhi l'Amore! La Follia non seppe cosa fare e come chiedergli scusa. Pianse, prego', imploro' e chiese perdono. Da allora, da quando per la prima volta sulla terra si gioco' a nascondino: l'Amore fu cieco e la Follia non lo lascio' mai piu'.
Rudy Guede: non ho ucciso né violentato Meredith
"Voglio far sapere alla famiglia Kercher che non ho ucciso né violentato la loro figlia. Non sono quello che le ha tolto la vita". Lo ha detto Rudy Guede, al termine di una lunga dichiarazione spontanea fatta davanti alla Corte d'Assise di appello di Perugia, che lo processa per l'omicidio di Meredith Kercher. L'ivoriano si è rivolto all'avvocato Francesco Maresca, che rappresenta i congiunti di Mez come parte civile.
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martedì 17 novembre 2009
Disturbo borderline
Il termine borderline deriva dall'antica classificazione dei disturbi mentali, raggruppati in nevrosi e psicosi, e significa letteralmente "linea di confine". L'idea originaria era riferita a pazienti con personalità che funzionano "al limite" della psicosi pur non giungendo agli estremi delle vere psicosi o malattie gravi (come ad esempio la schizofrenia). Questa definizione è oggi considerata più appropriata al concetto teorico di "Organizzazione Borderline", che è comune ad altri disturbi di personalità, mentre il disturbo borderline è un quadro particolare.
Le formulazioni del manuale DSM IV e le versioni successive, come pure le classificazioni più moderne internazionali (ICD-10) hanno ristretto la denominazione di disturbo borderline fino a indicare, più precisamente, quella patologia i cui sintomi sono la disregolazione emozionale e l'instabilità del soggetto. È stato proposto perciò anche un cambio di nome del disturbo.
Il disturbo borderline di personalità è definito oggi come disturbo caratterizzato da vissuto emozionale eccessivo e variabile, e da instabilità riguardanti l'identità dell'individuo. Uno dei sintomi più tipici di questo disturbo è la paura dell'abbandono. I soggetti borderline soffrono di crolli della fiducia in sé stessi e dell'umore, tendono a cadere in comportamenti autodistruttivi e distruttivi delle loro relazioni interpersonali. Alcuni soggetti possono soffrire di momenti depressivi acuti anche estremamente brevi, ad esempio pochissime ore, ed alternare comportamenti normali.
Si osserva talvolta in questi pazienti la tendenza all'oscillazione del giudizio tra polarità opposte, un pensiero cioè in "bianco o nero", oppure alla "separazione" cognitiva ("sentire" o credere che una cosa o una situazione si debba classificare solo tra possibilità opposte; ad esempio la classificazione "amico" o "nemico", "amore" o "odio", ecc..). Questa separazione non è pensata bensì è immediatamente percepita da una struttura di personalità che mantiene e amplifica certi meccanismi primitivi di difesa.
La caratteristica dei pazienti con disturbo borderline è, inoltre, una generale instabilità esistenziale. La loro vita è caratterizzata da relazioni affettive intense e turbolente che terminano bruscamente, e il disturbo ha spesso effetti molto gravi provocando "crolli" nella vita lavorativa e di relazione dell'individuo.
Il disturbo compare nell'adolescenza e concettualmente ha aspetti in comune con le comuni crisi di identità e di umore che caratterizzano il passaggio all'età adulta, ma avviene su una scala maggiore, estesa e prolungata determinando un funzionamento che interessa totalmente anche la personalità adulta dell'individuo.
Fonte
Le formulazioni del manuale DSM IV e le versioni successive, come pure le classificazioni più moderne internazionali (ICD-10) hanno ristretto la denominazione di disturbo borderline fino a indicare, più precisamente, quella patologia i cui sintomi sono la disregolazione emozionale e l'instabilità del soggetto. È stato proposto perciò anche un cambio di nome del disturbo.
Il disturbo borderline di personalità è definito oggi come disturbo caratterizzato da vissuto emozionale eccessivo e variabile, e da instabilità riguardanti l'identità dell'individuo. Uno dei sintomi più tipici di questo disturbo è la paura dell'abbandono. I soggetti borderline soffrono di crolli della fiducia in sé stessi e dell'umore, tendono a cadere in comportamenti autodistruttivi e distruttivi delle loro relazioni interpersonali. Alcuni soggetti possono soffrire di momenti depressivi acuti anche estremamente brevi, ad esempio pochissime ore, ed alternare comportamenti normali.
Si osserva talvolta in questi pazienti la tendenza all'oscillazione del giudizio tra polarità opposte, un pensiero cioè in "bianco o nero", oppure alla "separazione" cognitiva ("sentire" o credere che una cosa o una situazione si debba classificare solo tra possibilità opposte; ad esempio la classificazione "amico" o "nemico", "amore" o "odio", ecc..). Questa separazione non è pensata bensì è immediatamente percepita da una struttura di personalità che mantiene e amplifica certi meccanismi primitivi di difesa.
La caratteristica dei pazienti con disturbo borderline è, inoltre, una generale instabilità esistenziale. La loro vita è caratterizzata da relazioni affettive intense e turbolente che terminano bruscamente, e il disturbo ha spesso effetti molto gravi provocando "crolli" nella vita lavorativa e di relazione dell'individuo.
Il disturbo compare nell'adolescenza e concettualmente ha aspetti in comune con le comuni crisi di identità e di umore che caratterizzano il passaggio all'età adulta, ma avviene su una scala maggiore, estesa e prolungata determinando un funzionamento che interessa totalmente anche la personalità adulta dell'individuo.
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Violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza di 14 anni
La violenza è avvenuta nei primi giorni dello scorso ottobre, secondo quanto accertato dai carabinieri. La vittima era stata avvicinata da un amico che l'aveva invitata a trascorrere insieme qualche ora in un capannone dove potevano avere a disposizione anche una play station. Una volta entrati, il ragazzo ha chiamato di nascosto per telefono gli altri tre che sono arrivati nel giro di poco.
Fone TgCom
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